Saggistica



A. Panerini, "Il ragazzo del centurione. Fede cristiana e orientamenti sessuali", Piombino, La Bancarella, 2023, euro 12.00

Non esistono in libreria testi di questo tipo: l’Autore ha avuto la capacità di condensare tutto in poche pagine, una introduzione alla terminologia del gender, dell’identità personale e dello orientamento sessuale, spiegazioni esegetico-bibliche, aspetti spirituali e pastorali, nonché una panoramica sul modo in cui le Chiese si rapportano alla questione omosessuale. Il tutto scritto con precisione, ma in modo che fosse accessibile a tutti. Di un testo così ne avevamo bisogno. Il ragazzo del centurione è un testo appassionato, scritto con la mente e col cuore, in cui si percepisce non solo l’intelletto di Panerini, ma la sua spiritualità, il suo pathos.
Dobbiamo anche riconoscere che a differenza di altri pensatori che scrivono a proposito di Bibbia e omo-sessualità. Panerini è intellettua-lmente onesto. Molti stiracchiano alcuni episodi cercando di far dire al testo ciò che non vuole dire al fine di cercare nella Bibbia una qualsiasi forma di giustificazione. Dobbiamo dare all'autore il merito di non aver intrapreso questa strada, ma di essere rimasto fedele al testo.

(dalla Presentazione di Giampaolo Pancetti)


A. Panerini, "Mazzini e Lamennais. La spiritualità del Progresso", Piombino, La Bancarella, euro 10.00

Pur avendo due modi di concepire la religione assai diversi, Lamennais e Mazzini porranno le basi per un cristianesimo democratico e aperto alle massi popolari, una religione del Progresso dove le sorti dell'Umanità sono e saranno magnifiche in quanto il risveglio dei popoli, delle nazioni, attraverso - e questo è parte dell'insistenza mazziniana per l'educazione - l'emancipazione culturale e sociale delle masse. Lamennais e Mazzini scandalizzano ancora oggi. Forse scandalizzeranno sempre nella loro franchezza, il primo per il suo progressismo antigerarchico e il secondo per il ribaltamento dei rapporti tra Dovere e diritti, il primo per una vita all'inseguimento della Verità nel cam-biamento del proprio pensiero e il secondo per una coerenza spinta fino al sacrificio di una vita d'esule, il primo per aver predicato che Cristo è il Signore, il secondo per aver negato la divinità di Gesù ma al tempo stesso è il profeta di una nuova umanità.

Ma lo scandalo, come testimonia l'apostolo Paolo, è parte integrante e fondamentale della fede cristiana: «noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia» (1 Corinzi 1,23).

Due autori che scandalizzano oggi in maniera proporzionale a quanto sono stati dimenticati ieri nella biografia della nostra Nazione, sempre alla ricerca di facili taumaturghi invece di concentrarsi sui valori essenziali che dovrebbero costituire la Nazione stessa.



A. Panerini, "Elementi così sospetti e poco desiderabili. Le persecuzioni razziali in Val di Cornia (1938-1945)", Piombino, La Bancarella, 2012, euro 9.00 (con la collaborazione di R. Verdura)

"Nelle località costiere della nostra provincia e specialmente in Castiglioncello e Quercianella si vanno trasferendo intere famiglie ebree, alcune delle quali si sono assicurate per abitarvi, anche isolate ville sul mare. Mi sembra che la presenza di elementi così sospetti e poco desiderabili in zone di indubbia importanza militare non sia da tollerarsi anche perché non influisce in modo tranquillizzante sullo stato d'animo della popolazione, e perciò, nel segnalarvi quanto sopra, mi permetto di prospettarvi l'eventualità di una Vostra azione diretta ad inibire il trasferimento di ebrei sul nostro litorale." Ecco come venivano visti gli ebrei toscani nel dicembre 1923 dal federale fascista di Livorno. In questo volume Andrea Panerini ripercorre la vergognosa storia delle leggi razziali in Italia, degli ebrei di Piombino e della Val di Cornia, delle soffitte dell'Ospedale di Campiglia dove vennero internati dopo l'8 settembre 1943. Una pagina della nostra storia da far rivivere, per non dimenticare.



A. Panerini, "Italia, paese cristiano?", Piombino, La Bancarella, 2012, euro 9.00

L'Italia è un paese cristiano? Lo è mai stato? Sotto tanta retorica si scoprono molte vergogne e molti scheletri nell'armadio nel nostro Paese. Questo volume di Andrea Panerini, lungi dal dare un programma politico o dal fare facile populismo, cerca di fissare i veri "punti irrinunciabili" per un cristiano che vive nel nostro Paese attraverso la visione di una nazione più giusta, laica e solidale.

"Dunque, mi sembra, predichiamo l’Evangelo di Cristo, quello sì in tutta la sua radicalità e universalità, in vista non di una società migliore, ma della fede. E “cerchiamo il bene della città” con una politica laica, faticosa, concreta, nell’agorà, nell’interlocuzione di ragioni diverse e talora opposte, che sappiano però trovare un accordo non sul Vero (nessun Vero), ma sul massimo di equità, giustizia, libertà e solidarietà possibili per tutti. Il pamphlet di Panerini con il suo radicalismo cristiano apre una discussione. A noi di proseguirla." (dalla prefazione di Daniele Garrone)


G. Mazzini, "L'Italia, l'Austria e il Papa", II ed., Piombino, La Bancarella, 2011 (2005), cur. A. Panerini, pref. Z. Ciuffoletti, euro 16.00

Seconda edizione data alle stampe in occasione del 150° dell'Unità italiana

Nuova Edizione del volume di Giuseppe Mazzini "L'Italia, l'Austria e il Papa". Il libro è un'analisi lucida e spietata della situazione italiana prima del 1860 e parla dell'etica dello stato e della politica, della moralità di un popolo riflessa nei governanti e dell'opportunità di un intervento armato per combattere la tirannide e l'oppressione straniera . Argomenti di una sconvolgente attualità che stanno facendo discutere numerosi studiosi. 

Il saggio introduttivo all'opera è stato scritto dal professor Zeffiro Ciuffoletti, docente di Storia contemporanea all'Università di Firenze e studioso del Risorgimento.

L'Edizione è curata dal piombinese Andrea Panerini, che si occupa di Storia del pensiero politico e che, in appendice al testo, propone un breve lavoro sulle ricerche di Salvo Mastellone circa Mazzini scrittore politico in inglese.

Questo testo mazziniano, scritto in Inghilterra da Mazzini durante l'esilio e mai circolato singolarmente in Italia, viene riproposto dall'editore in occasione del bicentenario della nascita del grande pensatore genovese anche in considerazione del fatto che è stato a lungo dimenticato ed è introvabile sul mercato librario italiano.

"Non lasciate nel mondo a danno vostro l'idea che la Nazione, per la quale la schiavitù del negro è delitto, tolleri con indifferenze quella dei Bianchi, e che sviati da calcoli d'immediato guadagno materiale o acciecati da meschine divisioni di partiti politici, voi avete perduto il senso morale o il coraggio d'applicare logicamente le vostre credenze. (...) Quegli uomini sono i veri colpevoli. Dimenticarono che la Nazione lì chiamo al Parlamento non per sostenere in ogni circostanza uno o altro individuo, ma per sostenere ci ch'è giusto e combattere ciò ch'è ingiusto, senza riguardo a calcoli secondari. Dimenticarono che la salute dell'Inghilterra non dipende da pochi uomini ma dal grado di moralità ch'essa rappresenta. Un popolo morale trova sempre un governo degno di sé."


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